Le premesse sono un paio di condizioni pre-esistenti:
– Un temporale in atto o meglio appena cessato
– Una schiarita in cielo con comparsa del sole
Il gioco è fatto! Basta puntare il braccio verso il sole e l’altro dalla parte opposta avendo cura di formare con le braccia un angolo di 90°; nel piano che sarà perpendicolare alla ipotetica linea che abbiamo tracciato apparirà l’agognato arcobaleno (rainbow per i miei amici inglesi) (vedi figura sotto)
La prima volta che lessi questa cosa in libro di fisica la tenni a mente e in una occasione, mentre passeggiavo in fine estate con mia moglie nella piazza del mio paese, fui sorpreso da un breve temporale con una succedanea schiarita. Memore della lettura sugli arcobaleni puntai il braccio destro verso il sole e con l’altro posizionato ad angolo retto puntai verso una porzione di cielo ancora plumbeo e gridai a mia moglie: “L’arcobaleno comparirà là !!!�. Lei che intanto si era allontanata con fare di chi dice: � Parli a me? e chi ti conosce!�, venne avvicinata dal mio medico di base che casualmente anche lui passava da quelle parti: “Tutto bene signora per suo marito?� e lei imbarazzata: “Spero di sì, di solito fa così per poco e poi gli passa�.
Beh! io non sarò ‘proprio tutto’ ma questa passione per gli arcobaleni mi si è rafforzata quando una notte (in piena notte) in una situazione simile a quella descritta sopra, ho visto ( anche lì c’era mia moglie con me) un arcobaleno generato da una luna piena particolarmente luminosa; i colori erano tenui ma ben visibili e l’arco era completo e soprattutto era situato rigorosamente a 90° rispetto la luna con i due fortunati osservatori al vertice di quell’angolo. Mi dicono che è un fenomeno abbastanza raro ma anche questo prevedibile